La potremmo definire pomposamente “la pasta al forno” della domenica del vecchio signore di campagna; da gustare nel periodo autunnale per il suo essere corposa e saporita al palato, ma al tempo stesso delicata e raffinata.
Una pasta al forno fatta con molte delle rimanenze della settimana (tipo la salciccia, la mozzarella etc.), nel rispetto del principio che in casa e in cucina non si spreca mai niente.
Il segreto sta tutto nel dosare gli ingredienti, scegliere salciaccia di qualità e il fior di latte del giorno prima
mettere in una padella l'olio e la cipolla, come questa si dora aggiungere la salciccia spellata e farla rosolare sgranandola per 5 minuti, dopodichè alzare la fiamma e sfumare tutto con il vino bianco fino a portarla a cottura (circa 15 minuti)
intanto preparare la zucca, che dopo aver fatto a tocchetti medi, cuciniamo in padella con aglio, olio, sale, peperoncino e prezzemolo. una volta cotta la zucca frullare tutto (a chi non piace più togliere l'aglio) con il mixer fino ad ottenere una crema fluida
Nel mentre si fanno queste cose cose lessare la pasta in abbondante acqua salata per due terzi di cottura e imburrare la pirofila che poi andrà nel forno.
a questo punto condire la pasta con la crema di zucca e la salciccia, per poi metterla come primo stato nella pirofila appena imburrata, di seguito aggiungere la mozzarella (asciutta del giorno prima) tagliata a tocchetti piccoli e una generosa manciata di parmigliano, quindi coprire il tutto con il rimanente della pasta e della mozzarella
prima di infornare ad una temperatura di 180° per circa 30 minuti aggiungere la panna fresca il pane grattugiato fatto in casa, il rimanente parmigiano e dei tocchetti di burro sparsi
dopo 30 minuti controllare il forno e quando la parte superiore della pasta al forno sembrerà bella croccante sfornare e impiattare
Su un piatto come questo, dal gusto deciso, ci vedo bene un Taurì di Antonio Caggiano, un aglianico in purezza con un tenore alcolico del 14%, da servire ad una temperatura di servizio compresa fra i 16-18° dopo averlo fatto decantare. Un rosso rubino con retrogusto ai frutti di bosco che conserva una persistenza aromatica lunga