L’estate porta con sé a tavola la voglia di leggerezza, freschezza, mare, colore che solo la nostra terra sa e riesce a dare.
Le campanelle con lupini, limone e basilico sono la dimostrazione di quanto un piatto, fatto con pochi ingredienti, riesca a dare in termini di sapore.
Anche i lupini di mare, vengono utilizzati spesso nella cucina napoletana, sono un po’ i fratelli poveri delle più note e conosciute vongole, ma sono in grado di dare una “spinta” anche maggiore delle vongole al gusto dei piatti a patto che la qualità sia quella giusta.
In genere i lupini migliori sono quelli dell’Adriatico, e arrivano da noi i tre diverse pezzature (piccole, medie e grandi), ma quella che da la resa migliore è quella media (con quella grande si corre il rischio di trovare sabbia all’interno mentre quella piccola ha un frutto che non spinge come dovrebbe in fase di resa finale).
Come prima cosa, sbollentare i lupini, sgusciarli e conservare il liquido di cottura dopo averlo filtrato. Nel frattempo mettere a bollire l’acqua per la pasta con abbondante sale. Non appena si cala la pasta mettere nella padella un filo d’olio e lo spicchio di aglio. Dopo alcuni minuti togliere l’aglio e mettere il succo di limone (la quantità di limone è proporzionale al gusto e alla spinta che si vuole dare al piatto), poi aggiungere il liquido dei lupini e un mestolo di acqua di cottura. Si porta a ebollizione (serviranno circa 30 secondi) e si trasferisce la pasta facendo completare la cottura in padella. Quando manca un minuto alla fine della cottura, completare il piatto con i lupini, il basilico spezzettato a mano e la scorza di limone grattugiato, avendo cura di aggiustare tutto di sale e pepe. Saltare per amalgamare, poi preparare i piatti e portare in tavola.