Le vacanze estive portano con se anche la possibilità di gustare le specialità culinarie dei posti che si visitano.
Questa ricetta che propongo oggi, mi è stata raccontata tempo fa dalla proprietaria di una trattoria tipica palermitana un posto senza molte pretese, con i tavolini posti sotto a degli ombrelloni di fortuna situato in un piccolo slargo con delle scalinate all’interno della “Vucciria”, uno dei quartieri più caratteristici della e popolari della capoluogo siciliano.
Ricordo che quel giorno ho mangiato pasta con le sarde e polpette di spada alla palermitana, e quando chiesi la ricetta di quest’ultimo piatto.
La signora quasi commossa, mi scrisse ingredienti e procedimento sulla parte posteriore di un pezzo di calendario che aveva alla parete, con questa premessa: “Arricurdari“, che tradotto sta per ricordati/ricordarsi, che con questi ingredienti si dovrebbero fare fra le quindici e le sedici polpette.
Incredibile ma vero, alla fine quando ho provato a farle sono uscite 16 polpette.
Metti in un mixer pezzi di spada, uvetta pinoli, prezzemolo, l’aglio schiacciato, il succo di limone e frulla tutto come se volessi avere la carne macinata ma a pezzi appena più grandi. Poi prendi l’impasto lo trasferisci in una ciotola e aggiungi uova pancarrè a pezzetti pane grattugiato sale e pepe e amalgami tutto. A questo punto metti la ciotola in frigo per una mezz'ora e quando la tiri fuori, fai le polpette e le passi nella farina di semola e le friggi in olio bollente.
Metti in una casseruola olio e cipolle e lasci andare. Sfumi con vino bianco. Aggiungi concentrato di pomodoro, acqua calda, zucchero, sale e pepe, e fai asciugare per una ventina di minuti a fiamma media. A questo punto aggiungi polpette prezzemolo continui la cottura per qualche minuto e poi servi in tavola.