Era da un bel po’ che questo piatto mi ballava in testa, una specie d’incrocio dove la tradizione sposa l’innovazione, dove l’estetica e la scenografia trovano l’esaltazione al momento fatidico della prova.
Raramente sono generoso con me stesso, ma questa è una di quelle volte che dopo aver composto il piatto ed essere passato per la prova assaggio mi domando meravigliato: ma l’agg fatt propr’io?
fare il brodo vegetale ( porro, patata, sedano, carota, zucchina e un pomodorino) da tenere poi in caldo
preparare il porro fritto e lasciarne il giusto crudo per la composizione finale del piatto
preparare la cialda di parmigiano (un cucchiaio allargato e sagomato su un foglio di carta da forno) da cuocere nel micro onde per circa un minuto
mettere nel wok il burro e il porro fresco tagliato a velo e quando questo si è dorato aggiungere la pancetta dolce tagliata a cubetti per farla a sua volta dorare. Fatta questa operazione aggiungere il riso
quando il riso si perla, sfumare con il vino bianco secco e da quel momento portarlo a cottura con il brodo vegetale avendo cura di aggiungere parte dei pistilli di zafferano a metà cottura.
quando il riso è al dente, mantecare con burro e parmigiano e farlo riposare un paio di minuti
Comporre il piatto mettendo il risotto poi al centro il porro fritto su cui poggi la cialda di parmigiano, aggiungere ancora qualche pistillo di zafferano e infine la stracciata della burrata come nella foto che hai visto.
Qui ci sono due correnti di pensiero. La prima porta direttamente ad un bianco, Greco di Tufo di Mastroberardino. La seconda invece ci conduce ad un rosso, Furore di Marisa Cuomo
Ho cominciato qualche anno fa a coltivare questa nuova passione, all'inizio forse quasi per gioco. Poi piano piano ho scoperto che la cucina è creatività, così oggi provo a rilassarmi creando piatti invitanti ma allo stesso tempo gustosi.
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